La pericolosa presenza dell’amianto in casa, può rivelarsi estremante aggressiva nei confronti della salute. Ecco come riconoscerla.
L’abseto, meglio noto con il nome di amianto, è uno dei materiali più tristemente presenti all’interno delle nostre case. Grazie alle sue proprietà isolanti e di resistenza al calore, l’amianto è stato ampiamente utilizzato nell’edilizia italiana fino agli anni Novanta, periodo in cui i suoi pericoli per la salute non erano ancora del tutto noti.
I rischi per la salute dovuti all’uso dell’amianto, derivano dal possibile rilascio di fibre microscopiche nell’ambiente. Quest’ultime possono essere facilmente inalate dall’uomo, generando problematiche gravi dell’apparato respiratorio, quali tumori fulminanti e mesoteliomi.
L’incremento della consapevolezza nei confronti dei rischi derivati dall’esposizione all’amianto, ha portato all’ufficializzazione della legge n.257 del 1992, la quale vieta definitivamente l’utilizzo e la commercializzazione dell’amianto nel settore edile in Italia.
Amianto in casa: i segnali per riconoscerlo subito
Nonostante la messa al bando dell’amianto, sono ancora molti gli edifici di vecchia costruzione i quali presentano questo materiale al loro interno. Riconoscerne la presenza e debellare il problema, può rivelarsi particolarmente utile per prevenire conseguenze sulla salute di tutta la famiglia. Negli edifici italiani, l’amianto è stato generalmente impiegato nella costruzione di coperture, condotti, canalizzazioni, rivestimenti o nelle cisterne d’acqua.
L’amianto si presenta con una matrice compatta o fortemente agglomerata, spesso sotto forma di cemento e resine. I tetti in amianto, ad esempio, riportato il caratteristico pattern ondulato, facilmente riconoscibile. Questo materiale è generalmente caratterizzato da colorazioni quali il bianco, il marrone, il blu e il grigio e dalla presenza di eventuali sigle o etichette come “Eternit”. Un altro metodo per riconoscere la possibile presenza dell’amianto in casa, consiste nell’individuare l’anno di produzione dell’edificio, il quale dovrà essere antecedente al 1992.
Identificata la possibile presenza di amianto nella propria casa, è necessario contattare un professionista qualificato, il quale eseguirà ulteriori controlli per stabilire la pericolosità del materiale. L’intervento del personale qualificato è indispensabile per decidere se procedere con una bonifica o con la rimozione dell’amianto, opere che possono beneficiare di agevolazioni e detrazioni fiscali, incluso il Bonus 110. I lavori di rimozione e di smaltimento dell’amianto, devono essere condotti in piena sicurezza, da aziende iscritte all’Albo dei Gestori Ambientali. La mancata osservanza di quanto previsto dalla Legge, può avere conseguenze amministrative, come multe e sanzioni, oltre a provvedimenti penali.
