Che cosa serve per avere il cosiddetto bonus vista. Tutti documenti che è opportuno non perdere per ogni controllo.
Tra le varie possibilità offerte ai contribuenti italiani in tema di agevolazioni e benefici, senza dubbio spicca quella relativa alla vista e in particolare alle spese sostenute per la salute e il benessere degli occhi. Si tratta di un tema delicato che coinvolge milioni di famiglie alle prese con malanni e problemi all’apparato visivo.
Fino lo scorso anno era possibile ottenere un voucher del valore pari a 50 euro, mediante una piattaforma specifica, per l’acquisto di occhiali e lenti a contatto, sulla falsariga del bonus trasporti. L’agevolazione era destinata a famiglie con ISEE inferiore ai 10mila euro. Oggi questo bonus è abolito, ma non è scaduta la possibilità di avere un bonus vista in un’altra modalità.
Come ottenere il bonus vista, cosa occorre
Se il voucher da 50 euro non è più richiedibile, è invece possibile sfruttare la l’opportunità del bonus vista sotto forma di sconto IRPEF nella dichiarazione dei redditi. La detrazione si riferisce alla spese sostenute per l’acquisto di occhiali, di lenti a contatto, di liquidi necessari per la loro applicazione, per le viste specialistiche, per le montature non in oro e argento.
La voce spese mediche per la vista, fa parte delle detrazioni inerenti la salute e le spese sanitarie in genere, con un importo pari al 19 per cento dei costi sostenuti. La detrazione si applica per l’importo che supera la franchigia minima di 129,11 euro ed è valida per tutte le spese indicate. Per l’anno fiscale in corso il riferimento alle spese è quello del 2023.
Dunque mediante le detrazioni fiscali in dichiarazione dei redditi si può ottenere un corposo sconto fiscale. Ma per far questo è necessario anche conservare tutta la documentazione che attesti le spese sostenute, ai fini di eventuali controlli dell’Agenzia delle Entrate. Quindi è importante conservare le fatture e gli scontrini fiscali, i bonifici bancari e postali e i ticket sanitari di pagamento.
In genere conviene non perdere la documentazione dei pagamenti effettuati con sistemi di pagamento tracciabile o in contanti con si sono pagate le prestazioni del Servizio sanitario Nazionale (SSN) o di strutture sanitarie private accreditate al SSN. A questo proposito si sottolinea che per il pagamento degli occhiali da vista è consentito l’uso del contante.
Cosa non valida per le prestazioni oculistiche presso studi medici non convenzionati. Spese e oneri sono presenti nella versione precompilata della dichiarazione dei redditi, ma le voci sono sempre da controllare per evitare errori o dimenticanze.