In Italia produciamo da millenni il formaggio più sano del mondo: è uno degli elementi fondamentali per la longevità di alcuni cittadini italiani.
Sin dall’alba dei tempi l’essere umano desidera vivere il più a lungo possibile e farlo ovviamente in condizioni di buona salute. Certo l’ideale sarebbe anche non invecchiare troppo anche esteticamente, ma per quello la strada è forse ancora più lunga. Sì perché in realtà i progressi in campo medico e la crescita della conoscenza e della consapevolezza sugli alimenti e i comportamenti da evitare per non incorrere in alcune malattie hanno permesso di allungare a dismisura la vita.
A contribuire al prolungamento dell’aspettativa di vita è ovviamente il lungo periodo di pace che stiamo sperimentando in occidente dopo la seconda Guerra Mondiale, nonché il generale benessere economico che permette più o meno a tutti di avere un tetto sopra la testa e qualcosa da mangiare sul tavolo.
Ottenuti questi risultati, però, lo scopo dei ricercatori è quello di capire cosa può permettere alle persone di vivere più a lungo possibile in buone condizioni di salute. Per farlo si osservano le cosiddette “Zone Blu” del mondo, ovvero quei luoghi in cui c’è un’alta concentrazione di centenari.
Ci si chiede, infatti, quali siano le condizioni che hanno permesso agli abitanti di questi luoghi di avere una vita così lunga e a tal proposito sono stati isolati alcuni possibili fattori. Di sicuro la qualità dell’aria e della vita, ma anche l’alimentazione e la tipologia di esercizio fisico giornaliero sono alcuni dei fattori che contribuiscono ad una così elevata longevità.
Il formaggio più sano al mondo è prodotto in Italia: chi lo consuma vive fino a 100 anni
In Italia la zona blu per eccellenza è la Sardegna, regione che detiene il record di centenari del nostro Paese. Come detto uno dei fattori analizzati è l’alimentazione e tra gli alimenti consumati dai longevi sardi c’è un formaggio in particolare: il Pecorino. Nato a Roma, il pecorino è un formaggio prodotto con il latte di pecora e sottoposto ad un processo di stagionatura lungo grazie all’impiego di sale.
Originariamente prodotto esclusivamente nel Lazio, questo formaggio oggi proviene quasi esclusivamente dalla Sardegna (circa il 90%). Il motivo dello spostamento di produzione è storico e molto interessante: nel 1884 l’allora sindaco di Roma vietò la salagione del formaggio, obbligando tantissimi produttori a spostarsi.
In quel periodo tantissimi trovarono ospitalità in Sardegna e da quel momento la produzione del pecorino avviene principalmente nella regione insulare. Nonostante questo ci sono delle differenze tra il pecorino sardo e quello romano che risiedono proprio nel processo di salagione, il che permette a quest’ultimo di risultare decisamente più sapido all’assaggio.
Curiosità storica a parte, gli studiosi hanno scoperto che l’alta concentrazione di CLA (Acido Linoleico Coniugato) presente nel latte di pecora offre dei benefici incredibili per il corpo: aiuta a bruciare i grassi, riduce le infiammazioni e sostiene la muscolatura. Insomma il consumo di questo formaggio, spesso utilizzato per dare sapore a sughi e pasta, non è solo una delizia per il palato ma anche un aiuto notevole per il nostro corpo.
