Il Parmigiano Reggiano e il Grana Padano sono due colossi della produzione casearia Italia, ma quale dei due è il migliore?
Proviamo a rispondere a questa domanda: qual è il formaggio italiano per eccellenza? Le risposte potrebbero essere molteplici, eppure il range sarebbe comunque ristretto a qualche nota eccellenza, ormai esportata anche all’estero.
In molti penserebbero principalmente alla mozzarella, che è anche uno degli ingredienti principali sulla pizza. E altrettanti non potrebbero esimersi dal rispondere: il parmigiano! Il Parmigiano Reggiano e il Grana Padano sono infatti tra i formaggi più apprezzati e consumati nel Bel Paese.
Basti pensare che i dati parlano di un consumo per oltre 3 miliardi di euro di parmigiano e grana nel 2023 e di una crescita nelle vendite in Italia e all’estero per entrambe le tipologie di prodotto. Ma qual è il miglior formaggio tra i due?
Sfida tra Parmigiano Reggiano e Grana Padano: siamo sicuri che uno ne esca vincitore?
Per rispondere a questa domanda è bene partire dalle differenze. Il Parmigiano Reggiano si differenzia dal Grana Padano già a partire dal pascolo e dall’alimentazione delle vacche. Il primo viene prodotto per il 20% in montagna, mentre per il Grana Padano questo vincolo non esiste e pertanto la produzione avviene principalmente in pianura.
Le vacche che producono il latte usato per il parmigiano sono alimentate esclusivamente con fieno, mentre quelle del grana anche con mangimi. Un altro elemento fondamentale è la stagionatura. Il parmigiano può andare dai 12 ai 48 mesi, mentre il grana dagli 8 ai 15 mesi.
Ciò comporta differenze piuttosto nette sia nel gusto che nella consistenza. Il parmigiano è infatti più asciutto e granuloso, mentre il grana tende ad avere una consistenza più compatta e omogenea. Per quanto riguarda la lista degli ingredienti, sia il parmigiano che il grana contengono latte, sale e caglio; ma nel Grana Padano è presente anche il lisozima, un antimicrobico naturale.
Ma allora cos’è che rende un formaggio migliore dell’altro? In realtà non si può dare una risposta oggettiva a questo quesito, poiché l’elemento determinante è soprattutto la preferenza personale. Entrambi i prodotti esprimono infatti l’eccellenza della nostra filiera casearia, seguendo linee guida ben precise per ottenere la Denominazione di Origine Protetta (DOP).
A questo punto, dunque, non resta che scegliere la propria forma di formaggio in base alle preferenze di gusto e consistenza, oppure in base alla ricetta per cui vogliamo andare a utilizzare questi prodotti!
