Sempre più evidenze scientifiche rivelano che i cibi ultra processati possano causare l’obesità. Ecco come si può invertire la rotta di questo fenomeno.
È risaputo che seguire un’alimentazione varia ed equilibrata possa giocare un ruolo fondamentale nel mantenere in salute e in forma. Tuttavia, sempre più spesso, per comodità o per desiderio, si consumano certi tipi di alimenti che sani non sono.
Si tratta dei cibi ultra processati che hanno fatto aumentare negli anni l’obesità. Questi alimenti sono un pericolo per la salute, per questo è importante conoscerli per evitarne il consumo (o quantomeno limitarlo).
Quali sono i cibi ultra processati che aumentano il rischio di obesità
Anche se negli anni si stanno diffondendo sempre di più tendenze alimentari salutistiche, sono sempre di più le persone con obesità. Nel rapporto “Malattie, cibo e salute” della Fondazione Aletheia, si legge che l’eccesso di peso in Italia interessa quasi una persona su due (il 46,4%). In particolare il 34,6% della popolazione è in sovrappeso e l’11,8% è in una condizione di obesità (circa sei milioni di persone).
L’obesità è dunque un fenomeno sempre più crescente in Italia e nel resto del mondo: in particolare nell’ultimo ventennio si stima che le persone in sovrappeso sono cresciute del 7,1% mentre le persone obese sono aumentate del 36,4%. Purtroppo una delle cause di questo problema va ricercata nella qualità di certi alimenti che si consumano.
Infatti si è vista una connessione fra l’obesità e il consumi di cibi ultra processati, particolarmente pericolosi per la salute. Questi cibi, infatti, si chiamano così perché appunto subiscono più di una trasformazione prima di arrivare in tavola, cotture, fritture, aggiunta di ingredienti come sale, zuccheri, conservanti, insaporitori.
Alcuni esempi sono le merendine, le patatine, i cereali, gli snack e le barrette iperproteiche: alimenti che al palato sono molto gustosi ma che in realtà provocano tutta una serie di problemi per la propria salute (secondo il British Medical Journal sono circa 32 gli effetti dannosi che provocano questi alimenti). A consumarli maggiormente sono i giovani di età compresa tra i 5 e i 30 anni, che li apprezzano perché facilmente reperibili e molto gustosi.
Tuttavia, visto che possono provocare talmente tanti danni per la salute, sarebbe apprezzabile ridurne il consumo o evitarli del tutto. Secondo la ricerca della Fondazione Aletheia, infatti, riducendo almeno del 20% la quantità di calorie provenienti da cibi ricchi di zuccheri e grassi si potrebbero prevenire fino a 688 mila casi di malattie croniche entro il 2050.
Questo si ripercuoterebbe positivamente anche sull’economia del paese, con un risparmio di circa 12 miliardi per la cura di malattie evitabili. Dunque, il principio di base per una vita longeva e in salute è quello di seguire un’alimentazione sana, che si ispira ai principi della dieta mediterranea, evitando o limitando il più possibile gli alimenti troppo trasformati come i cibi ultra processati che sono i principali responsabili dell’aumento dell’obesità degli ultimi anni.